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LA MEDICINA DEI SIMILI. Principio fondamentale è il concetto di Similitudine, che si ricollega alla medicina ellenista di Ippocrate, del III secolo a.C. Il secondo momento nella storia dell’uomo in cui si ritrovano applicati i presupposti della medicina dei simili è con Paracelso (1493-1542), medico naturalista e filosofo tedesco.
IL FONDATORE DELL’OMEOPATIA. Samuel Hahnemann (1755 – 1843) medico tedesco, laureatosi a Erlangen porta a codificazione la diagnosi e la terapia secondo i principi omeopatici. Dopo aver esercitato per alcuni anni, secondo la medicina del tempo, sfiduciato e depresso per l’insuccesso costante, decide di abbandonare la professione e dedicarsi agli studi di fitoterapia ed alchimia.
SCOPERTE CURATIVE. Nel corso dei suoi studi scopre le proprietà curative della corteccia di china, trattata con diluizioni progressive e sottoposta a dinamizzazione per aumentarne “l’energia intrinseca”.
LA PREPARAZIONE DEI RIMEDI. Da questa pianta passa a sperimentare e preparare rimedi provenienti dai tutti i tre regni della natura, i sintomi e le caratteristiche vengono raccolti a formare un testo di Materia Medica a cui si associa un Repertorio, cioè un elenco di sintomi da cui è possibile risalire al rimedio in causa.
FONDAMENTI. Principio fondamentale dell’omeopatia: la malattia astratta in sé non esiste, esiste l’uomo ammalato. Questo principio concepisce l’uomo nella sua unità psico-fisico-emozionale, in relazione a sé stesso ed in relazione all’ambiente.
L’UOMO, UN UNICO. Di conseguenza ogni sintomo, ogni disturbo o patologia che l’uomo presenta è strettamente correlato a tutto il suo essere e al suo vissuto emozionale e come tale va affrontato e curato.
COME AGISCE L’OMEOPATIA. L’omeopatia è una terapia che utilizza principi attivi a differente concentrazione, per provocare una reazione-effetto da parte del sistema biologico.
SOSTANZE ANIMALI, MINERALI E VEGETALI. Il rimedio omeopatico si rifà all’uso di sostanze animali, minerali e vegetali, diluite e dinamizzate e si basa sul principio di similitudine, per il quale “ogni sostanza che possa produrre una totalità di sintomi in un essere umano sano può anche curare questa totalità di sintomi in un essere umano malato”. Il rimedio omeopatico non si oppone ma sollecita le reazioni cellulari entrando in risonanza con il paziente e quindi con la patologia.
«Ogni sostanza che possa produrre una totalità di sintomi in un essere umano sano può anche curare queste totalità di sintomi in un essere umano malato.»
Samuel Hahnemann, medico tedesco, fondatore della medicina omeopatica
DOTT. RENATO PASCOLETTI
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